Servizio stage Salsomaggiore

A Salso il cuore del karate con il maestro Shirai

Informazione di Parma - 25 febbraio 2011

Un’occasione di arricchimento personale per ogni istruttore e maestro di karate shotokan l’appuntamento con lo stage nazionale di aggiornamento tecnici che si è svolto anche quest’anno a Salsomaggiore, con la partecipazione straordinaria del maestro Hiroshi Shirai. E’ stato il primo incontro del 2011 promosso dalla Fikta (Federazione italiana karate tradizionale e affini), fonte di conoscenze significative per chi percorre con costanza e dedizione la strada dell’antica arte marziale giapponese. Il lavoro affrontato, come ha spiegato il maestro Shirai al termine della doppia sessione di allenamento al palasport della cittadina termale - organizzata dalla società Isshinkai di Filippi Carini in collaborazione con l’Akr (Associazioni karate reggiane) - servirà come base delle attività dei tecnici nelle rispettive società per un intero anno.

Lo stage era rivolto a maestri e istruttori, tappa obbligatoria del corso biennale per aspiranti tecnici, aperto alle cinture nere graduate minimo secondo dan. Spazio anche agli agonisti, dai 15 ai 25 anni, con il maestro Louise Tasuke Watanabe giunto appositamente dal Brasile.

Al centro della intensa due giorni, il 29 e 30 gennaio scorsi, un programma molto vasto che ha compreso lo studio dei Kihon complessi fino ai kata superiori, Enghi Bunkai e tecniche di kumite. Hanno partecipato, tra le numerose altre società di karate shotokan, Akarui dojo di Reggio Emilia e Shun ku kan di Parma.

Sensei Shirai è partito dall’approfondimento dei Kihon di primo, secondo, terzo e quarto dan con i concetti di forza, kime, direzione dello sguardo e spostamenti rapidi: in poche parole la base del karate shotokan. Il perfezionamento dell’esecuzione – illustrata, tra gli altri, da Rosario di Mauro, Cristina Restelli e Simona Pellegrinelli, diventa l’obiettivo da raggiungere, perché solo dopo anni di pratica, preparazione e miglioramento si riesce a diventare padroni delle tecniche e memorizzare facilmente le sequenze proposte.

Concentrazione dei praticanti al massimo anche per i kata, in particolare Goju Shiho Dai, dimostrato in modo impeccabile, con la sua applicazione, dal maestro Dario Marchini.

Alla prima fase di pratica è seguito un interessante intervento sulla filosofia Zen del monaco buddista e maestro Mitzutaka Koso, che ha ripreso il filo del discorso interrotto in occasione dello stage di Bellaria-Igea Marina la scorsa estate. Dal rapporto tra genitori e figli si è passati al rapporto tra maestro e allievo di karate, una lunga conversazione intercalata da racconti ricchi di profondi significati simbolici.

Il giorno successivo la manifestazione è proseguita all’insegna dell’approfondimento dei kata superiori Enpi e Gankaku, affidata ai maestri Alessandro Cardinale e Pasquale Acri. Successivamente il maestro Dario Marchini si è cimentato con il kata Kankudai e con il relativo bunkai, mentre i maestri Eligio Contarelli ed Elio Giacobini hanno applicato e dimostrato Sochin.

Sono stati i pluri campioni del mondo della nazionale della Fikta di kata individuale e a squadre Mirko Saffioti e Roberto Mariani a mostrare ai presenti la bellezza di Kanku Sho. Gli stessi Saffioti e Mariani hanno concluso la sessione con il kata Unsu, la cui applicazione è stata illustrata e messa in pratica dal maestro Carlo Fugazza. Al centro dell’insegnamento i concetti di forma, posizione e direzione dello sguardo.

Tre ore di pratica in tutto, che hanno compreso anche la nozione di “Sen” con Mirko Saffioti, Nazario Moffa, Silvio Campari, Elio Giacobini, Dario Marchini e Dino Contarelli.

Contemporaneamente allo stage dedicato ai tecnici si è svolto un altro incontro, riservato agli agonisti dai 15 ai 25 anni, che hanno potuto avvalersi degli insegnamenti del maestro Louise Tasuke Watanabe, giunto per l’occasione dal Brasile, affiancato dal maestro Giorgio Gazich.