giovedì 31 dicembre 2009

L'articolo di Vale e Auguri a tutti...

Ecco l'articolo della Vale sul test effettuato dai ricercatori dell'Università.
Auguro a tutti un 2010 ricco di soddisfazioni. Il 2009 è stato un anno di intenso lavoro: 3 lezioni settimanali, tanti stage, gli allenamenti al mattino, gli esami, il corso agonisti...nonostante alcuni momenti di crollo psicofisico il motto del "FARE, FARE e POI ANCORA FARE" è stato applicato con cura e dedizione...Quindi per il 2010 lo scopo principale sarà ZANSHIN, attenzione e concentrazione per cogliere al meglio quanto il nostro maestro ci propone a ogni lezione...
Personalmente vorrei ringraziare per il 2009:
Luca: per aver creduto in me nonostante i miei 35 (grazie per i risultati alla gara intersociale, per il corso agonisti e per l'esame della marrone);
Diego: per il sostegno psicologico, gli allenamenti supplementari e per l'egregio lavoro con i bambini;
Andrea: perchè con grande impegno aggiunge sempre qualcosa a sostegno degli insegnamenti di Luca con noi e di Diego con i bambini;
Cesare: perchè mi fatto capire realmente il concetto di Zanshin. Perchè lui impersona tale concetto;
Davide: beh...perchè mi fa sentire molto vivo nel dojo e poi è il nostro futuro;
Alessandra, Franca, Bea, Eli, Filippo, Filippo, Simo e tutti gli altri: perchè il concetto di gruppo è ben saldo in tutti...

Felice anno
OSS



mercoledì 30 dicembre 2009

Cari amici, vi segnalo che domani sull'Informazione sarà pubblicato un ampio articolo sul test "aggressivo" effettuato in palestra dai ricercatori dell'università, con relative foto (le pochissime a fuoco, prima di perdere il naso). Scusate lo scarso anticipo nella comunicazione, ma volevo essere sicura al cento per cento dell'uscita del pezzo, visto che farò fatica a procurare copie a chi fosse interessato...
Ne approfitto per augurare a tutti buon anno nuovo!
OSS
Valentina

lunedì 28 dicembre 2009

O Waza - Ko Waza - Seite - Hente

Da un'intervista al maestro Kase.


"....quando iniziai la pratica del Karate, i nostri Seniors ci spiegavano che Sensei Funakoshi Gichin era il pioniere del Karate. Ma ci dicevano anche che la grande evoluzione, rivoluzione e sviluppo dello stesso era stato portato a termine da suo figlio Yoshitaka: fu lui a realizzare un Karate più rapido, più forte e dinamico. Sensei Yoshitaka cercava la realtà, l'efficacia, il provare se realmente le tecniche funzionassero contro gli attacchi. Ma la cosa importante
che si deve comprendere è che la grande evoluzione del Karate che portò Sensei Funakoshi Gichin di Okinawa fino al Karate che realizzava Sensei Yoshitaka, fu possibile grazie al concetto di O-Waza (tecnica di lunga distanza), con la massima velocità e potenza. Tuttavia non dobbiamo fermarci a questo concetto, perché la cosa realmente importante è dominare l’O-waza per arrivare ad essere efficaci nello Ko-waza (tecnica di corta distanza).

Lo stesso Gichin Funakoshi giunse ad affermare che il Seite (quando un braccio difende e l'altro contrattacca) è importante, ma lo è ancor di più il lavoro di Hente (difesa e contrattacco con lo stesso braccio) e l’Hente è direttamente collegato alla pratica di Ko-Waza.

Per quanto precedentemente esposto, diviene particolarmente importante comprendere il concetto di O-Waza e come fu storicamente sviluppato. Immaginiamo che la realizzazione di un Tsuki su una distanza di un metro impiegasse un tempo “X”. In sostanza, quello che faceva Sensei Yoshitaka era aumentare la progressivamente distanza, per esempio due o tre metri, tentando di impiegare lo stesso tempo, per ottenere dunque molta più efficacia: da lì sorse l'importanza della posizione di Fudo-Dachi.

Nei tempi di guerra, gli antichi Samurai davano molta importanza ai movimenti realizzati in Ko-Waza cercando l'immediatezza dell'azione, perché ci si giocava la vita nella distanza corta. Poi, in tempo di pace, aumentarono progressivamente i percorsi delle tecniche, centrandosi più sul lavoro di O-Waza, come sistema di allenamento. Per esempio, nel Kendo si realizzavano tecniche di ampio percorso con il fine di sviluppare maggiormente gli arti e fortificare il corpo, ossia come allenamento.

Tuttavia, questo sistema di allenamento ben utilizzato serve per preparare la
muscolatura per poi poter praticare in Ko-Waza con efficacia. Quanto al lavoro delle posizioni, la specialità di Funakoshi (padre) era il Kiba-Dachi. Yoshitaka lo osservò molto e dal frutto delle sue sperimentazioni nacque la posizione di Fudo-Dachi, in quanto lui basava il suo metodo sulle tecniche esplosive e di lungo percorso. Per questo motivo creò la posizione di Fudo-Dachi: perché questo tipo di tecniche realizzate da posizioni come Zenkutsu-Dachi perdono gran parte della loro efficacia. La stessa cosa accade con i differenti tipi di spostamenti, da Fudo-Dachi possiamo spostarci e cambiare di direzione con la massima velocità e stabilità, il che non accade con altre posizioni. Un esempio chiaro della ricerca di maggior distanza e profondità nelle avanzate di un Tsuki lo abbiamo nella sequenza tecnica di: “Fumi Komi-Soe Ashi ; Gedan Tsuki–Soto Uke” del Kata Empi"

domenica 27 dicembre 2009

KAN BAI

Ciao,
ho inserito una poesia scritta dal Maestro Shirai. PER LEGGERLA BENE DOVETE "CLICCARE" SULLA POESIA CON IL MOUSE.
Oss
Diego

lunedì 21 dicembre 2009

Dimostrazione al Palazzetto dello Sport


Auguri a Tutti di Buona Natale e Complimenti

Ciao mi è arrivata oggi questa foto da Andrea, il papà della Veronica. Complimenti a tutti voi per la dimostrazione. Avete altre foto?



giovedì 17 dicembre 2009

Goshindo: Il Maesto SHIRAI a Reggio Emilia

Ieri, Mercoledì 15 Dicembre, abbiamo nuovamente avuto il piacere e l'onore di praticare assieme al Maestro Shirai, un vero Maestro di Karate 9° DAN che, con la sua presenza, ci ha fatto un bellissimo regalo di Natale.

Aggiungo inoltre che sarebbe "bellissimo" poter avere IL MAESTRO ospite a Parma, permettere quindi anche nella nostra città di conoscere il Karate Tradizionale Shotokan.

Oss
Diego


mercoledì 9 dicembre 2009

Stage Nazionale ISI: “Come un artigiano ….”

Ciao a tutti,
Martedì 8 Dicembre siamo andati allo stage nazionale ISI (Istituto Shotokan Italia) scuola di alta specializzazione del Maestro Shirai. Pur essendo un giorno di festa, inserito in un lungo ponte, saremmo stati in 400.

Come potete ben immaginare seguire le lezione del Maestro è sempre un momento unico ed emozionante, è l’occasione per riceve delle perle da custodire, dei messaggi da conservare su cui costruire i propri progressi. Capire dove vuole arrivare non è mai immediato e se anche lo si capisce arrivarci diventa una missione possibile solo con l’aiuto del proprio Maestro.

Ogni movimento, ogni tecnica ogni correzione non è mai casuale ne tanto meno superflua, è un susseguirsi di intuizioni che il Maestro Shirai elabora, trasforma per perfezionare il nostro Karate.

La cosa più bella che vedo a questi stage e la vivo come lezione di umiltà diretta a noi che guardiamo, è come i nostri Maestri (e qui parliamo veramente di grandi) e agonisti di livello mondiale si lascino continuamente plasmare dal Maestro, nulla è mai perfetto c’è sempre margine al miglioramento, non si è mai arrivati.

Una frase detta ieri dal Maestro, che mi è rimasta particolarmente impressa, è stata:

“Dovete lavorare come un artigiano, 100 volte fai, 100 volte non sbagliare , 100 volte dai il massimo. Se il massimo lo puoi dare 10 volte, allora fai solo 10, l’undicesima è una perdita tempo”.


Oss
Diego

Auguri dal Ju-Jitsu Center di Parma

Ciao,
condivido con voi gli auguri che mi sono arrivati dal Ju-Jitsu center di Parma, la cui direzione tecnica è del pluri campione Marco Baratti.

Contraccambio a nome di tutti.