giovedì 25 marzo 2010

Stage di Goshindo col Maestro Shirai

Si è svolto Mercoledì 24 Marzo a Ventoso di Scandiano (RE) lo stage di Goshindo diretto dal Maestro Shirai (9 Dan). Il programma proposto dal Maestro ha spaziato dallo studio ed esecuzione di alcuni dei Kata del Goshindo alla loro reale applicazione su attacchi provenienti da diverse direzione. Tai Hei Ichi, Goshin Taikyoku Yon, Tokon ed Henka sono stati i Kata proposti.
Il Maestro è stato coadiuvato dai Kyoshi Munari, Guidetti, Lazzarini, Campari, Giordano e da Hanshi Ceruti.

Sono state due ore di intenso lavoro che però, come sempre, sono volate!!! Lo stage si è concluso con un caloroso e spontaneo applauso di tutti i presenti per ringraziare il Maestro dei suoi preziosi insegnamenti.

Oss
Diego

venerdì 19 marzo 2010

Esibizione, kata a squadra

Curiosando su You Tube mi sono imbattuta in questo video. E' una dimostrazione cui prendono parte Luca Valdesi, Vincenzo Figuccio e Lucio Maurino, noti pluri-medagliati europei e mondiali per la FIJKAM. Nel video eseguono una forma in modo molto coreografico, supportati dalla musica (che altro non è che la colonna sonora de "L'ultimo samurai"!!!, se non sbaglio), con relativa applicazione. L'esecuzione mi piace moltissimo, anche se è molto, molto molto molto scenografica (molto). Tuttavia, non si può negare la grande capacità fisica e tecnica di questi atleti che tengono alto il nome del karate italiano nel mondo. E' un karate da gara, studiato per vincere, e secondo me è straordinario l'effetto complessivo.

domenica 14 marzo 2010

Domenica 14 Marzo: Stage JKA

Domenica 14 Marzo si è svolto a Macherio (MB) il primo stage divulgativo JKA del 2010. I Maestri Shirai e Naito, coadiuvati dalla presenza straordinaria del Maestro Oishi hanno diretto le tre ore di stage. E' stata presentata la nazionale Italiana JKA che parteciperà ai campionati Europei in Germania il 27 Marzo.


P.S. per chi non sapesse chi è il Maestro Takeshi Oishi può consultare questo link:

http://www.csc.ve.it/interviste/IntOishi.php


Purtroppo la foto non è venuta molto bene .... attendo i miracoli di PhotoShop!!!!

mercoledì 3 marzo 2010

Shorin e Shorei

Le scuole di karate a Okinawa sono abitualmente collocate in due grandi correnti: Shorin e Shorei. Tuttavia, fino a ora, nessuno ha potuto precisare come e quando queste due correnti o scuole si siano formate a Okinawa, né la loro relazione esatta con le scuole cinesi. Anko Itosu scrive: "Il karate non deriva né dal confucianesimo, né dal buddismo. Esso e stato introdotto molto tempo fa dalla Cina, con le correnti Shorin-ryu e Shorei-ryu... " G. Funakoshi tenta di precisare la distinzione tra queste due correnti: "Nondimeno, se i kata devono essere classificati, si può, in maniera molto generale, distinguere due grandi gruppi: quelli che appartengono allo Shorei-ryu (scuola Shorei) e quelli che appartengono allo Shorin-ryu (scuola Shorin). Il primo mette l'accento sullo sviluppo della forza fisica e della potenza muscolare; e sorprendente per l’impressione di forza che sprigiona. Al contrario, la scuola Shorin è molto leggera, e richiama senz'altro il rapido volo del falco... In verità, è molto impressionante osservare un uomo possentemente costruito eseguire un kata della scuola Shorei, soggiogando l'osservatore con l'impressione della sua forza assoluta. Ma bisogna riconoscere che tende a mancare di velocità. Allo stesso modo, non si può evitare di restare molto impressionati alla vista di un uomo slanciato che, con gesti cosi rapidi quanto quelli di un uccello in volo, esegue un kata della scuola Shorin, con tecniche dalla scintillante vivacità, risultato di un allenamento intensivo. I due stili sviluppano lo spirito e il corpo, e l’uno non e migliore dell'altro. Essi hanno entrambi i loro punti deboli e i loro punti forti, e coloro che vogliono studiare il karate devono riconoscere questi punti e studiarli di conseguenza..." Secondo questa classificazione, la scuola Goju-ryu si ricollega allo Shorei. Le due scuole Shorin-ryu e Matsubayashi-ryu (gli ideogrammi di Matsubayashi possono anche leggersi Shorin), che comprendono diverse diramazioni e si situano in gran parte nella discendenza di Matsumura e di Itosu, fanno parte dello Shorin. La scuola Shito-ryu partecipa di entrambe. La scuola Uechi-ryu è la ripresa di una scuola cinese introdotta a Okinawa da K. Uechi alla fine del secolo XIX. Essa si pone quindi al di fuori di questa classificazione e proviene direttamente da una delle numerose correnti di Shaolin quan del Sud della Cina.Si avanza l'ipotesi che Shorin e Shorei provengano dalla stessa denominazione: "Shaolin". La lingua locale di Okinawa è un dialetto della lingua giapponese in cui le pronunce delle lettere "r" e "l" non sono distinte. Di fatto la parola cinese "Shaolin" è generalmente pronunciata in giapponese "Shorin". E probabile che il termine Shaolin sia stato pronunciato dagli Okinawesi "Shorin" in una certa epoca, e "Shorei" in un'altra. Penso quindi che Shorin e Shorei designino entrambi la "boxe del tempio Shaolin" o Shaolin quan. In effetti il tempio Shaolin risale alla fine del secolo V, e il termine Shaolin quan proviene da questo tempio. Nel corso della storia questo tempio è stato distrutto, e parecchi templi con questo nome sono stati costruiti, poi distrutti e ricostruiti in regioni diverse della Cina, includendo ogni volta le particolarità delle arti di combattimento della zona. Lo Shaolin quan si è diversificato a un punto tale che lo Shaolin quan del Nord e quello del Sud sono completamente diversi. La denominazione Shaolin quan ricopre dunque un numero molto grande di correnti dell'arte del combattimento. Per questo non sarebbe sorprendente che due forme dell'arte del combattimento tanto diversi come quelle descritte da G. Funakoshi siano state introdotte sotto uno stesso nome, "Shaolin", e che gli Okinawesi abbiano captato foneticamente ora "Shorin" ora "Shorei". In tal caso, è normale che non possiamo trovare i nomi delle scuole Shorin e Shorei in Cina. Le radici della diversità delle scuole di karate di Okinawa risalirebbero allora alla diversità delle correnti dello Shaolin quan in Cina.

lunedì 1 marzo 2010

Sabato 27 Febbraio Stage Nazionale Kumite

Sabato 27 Febbraio si è svolto a Ravarino (MO) il terzo corso nazionale ISI dedicato al Kumite. Presenti i Maestri Shirai e Naito, lo staff dei Maestri della federazioni, la squadra nazionale e oltre 400 praticanti provenienti da tutta Italia.

Per tre ore il Maestro Shirai, coadiuvato dai Maestri Campari, Moffa, Giacobini, Cardinale, Contarelli, Casarini, Bacchi e dagli atleti della nazionale Saffiotti, Leone, Di Bartolomeo ha spiegato i principi e le tecniche da studiare e applicare nell’ottica di ottenere un Kumite preciso, pulito, elegante e soprattutto efficace.

Divisi in quattro gruppi, ciascuno guidato da diversi coach, abbiamo potuto mettere in pratica quanto spiegato dal Maestro alternandoci con diversi compagni di pratica.

Senza entrare nei dettaglio tecnico di cosa è stato spiegato importante è il messaggio che il Maestro, credo, abbia voluto lasciare, il rispetto per il nostro compagno di pratica, che è li con noi per aiutarci a migliorare. Dice il Maestro “lasciate fare gli attacchi in modo che anche lui possa allenarsi e migliore. Qualora un suo attacco “arrivi”, “entri” o ci “tocchi” apprezzarne l’abilità tecnica e non reagite con rabbia e confusione”.

Un altro aspetto su cui il Maestro si è soffermato è “manie e piedi come spade”, bisogna ragionare e agire di conseguenza come se il nostro avversario ci stesse attaccando con delle armi.