lunedì 11 maggio 2009

Il Saluto

1) Seizà: A questo comando, tutti i presenti, dal grado più alto a quello
più basso, uno ad uno, si siedono in posizione di Seizà iniziando dal grado
più alto al più basso;

2) Dojo Kun: In alcune palestre il Dojo Kun si recita soltanto nel
saluto finale.

3) Mokuso: Dalla posizione di Seizà è possibile la pratica della
meditazione (Mokuso) o del silenzio interiore.
Serve a ritrovarsi, quando inizia la lezione spesso portiamo in noi ancora
gli stati emotivi "esterni", attraverso Mokuso la mente entra in sintonia
con il corpo, si prepara alla ricerca interiore, "Pulisce" la mente
portandola ad un livello molto alto di consapevolezza e pronta alla pratica
di ricerca. uno dei momenti di questa cerimonia si esprime nell'immobilità
fisica e nel silenzio, ascoltando il proprio pulsare si rilassa la mente e il
corpo non dimentichi della posizione di Yoi!.

4) Mokuso Yamè: Fine della pratica di Mokuso.

5) Shomen Ni Rei: Il saluto allo Shomen, ossia il Kamiza , la sede
superiore della palestra, ed esprime la riconoscenza dei praticanti verso il
Karate, verso il fondatore della scuola e i maestri formatori che si sono
succeduti nella storia di quest'arte. Il suo significato poggia sul principio
filosofico che l'uomo debba rivolgersi a qualcosa di più grande ed
importante di lui prima di dedicarsi alle cose di tutti i giorni.

6) Senpai Ni Rei: E il saluto all'allievo più anziano nel caso sostituisse il
Maestro durante la lezione

7) Shihan Ni Rei. è l’inchino al maestro superiore, altamente onorato.
“Shihan” (o hanshi) richiama infatti il maestro di 9° o 10° dan, esterno
dalla gerarchia della scuola, che insegna nel dojo solo in rare circostanze.
( anche se viene eseguito in rare circostanze bisogna tenerne conto)

8) Sensei Ni Rei. Il saluto al Maestro (Sensei). Sen Sei, in giapponese, significa Nato Prima.

9) Otagai Ni Rei: Il saluto reciproco tra tutti i praticanti che simboleggia
l'unità, l'uguaglianza ed esprime il rispetto che si deve al prossimo.
Nella parte finale del saluto si torna alla posizione eretta, con intenzione
ed energia. Il Maestro si alza ed all'ordine "Kiritsu" è seguito dagli allievi
che eseguono all'inverso il rituale col quale ci si è seduti.

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