mercoledì 9 dicembre 2009

Stage Nazionale ISI: “Come un artigiano ….”

Ciao a tutti,
Martedì 8 Dicembre siamo andati allo stage nazionale ISI (Istituto Shotokan Italia) scuola di alta specializzazione del Maestro Shirai. Pur essendo un giorno di festa, inserito in un lungo ponte, saremmo stati in 400.

Come potete ben immaginare seguire le lezione del Maestro è sempre un momento unico ed emozionante, è l’occasione per riceve delle perle da custodire, dei messaggi da conservare su cui costruire i propri progressi. Capire dove vuole arrivare non è mai immediato e se anche lo si capisce arrivarci diventa una missione possibile solo con l’aiuto del proprio Maestro.

Ogni movimento, ogni tecnica ogni correzione non è mai casuale ne tanto meno superflua, è un susseguirsi di intuizioni che il Maestro Shirai elabora, trasforma per perfezionare il nostro Karate.

La cosa più bella che vedo a questi stage e la vivo come lezione di umiltà diretta a noi che guardiamo, è come i nostri Maestri (e qui parliamo veramente di grandi) e agonisti di livello mondiale si lascino continuamente plasmare dal Maestro, nulla è mai perfetto c’è sempre margine al miglioramento, non si è mai arrivati.

Una frase detta ieri dal Maestro, che mi è rimasta particolarmente impressa, è stata:

“Dovete lavorare come un artigiano, 100 volte fai, 100 volte non sbagliare , 100 volte dai il massimo. Se il massimo lo puoi dare 10 volte, allora fai solo 10, l’undicesima è una perdita tempo”.


Oss
Diego

3 commenti:

a.schiaretti ha detto...

Come hai premesso, le indicazioni del Maestro spesso si capiscono con un attimo di ritardo ed aggiungo io, con una certa introspezione.
Ma questa volta mi appaiono inmediate, anche se poi si deve lavorare molto x poter accorgersi di quante volte si tende ad arrivare a perder tempo per la mancanza di concentrazione o per un non perfetto aproccio (spesso mentale)all'allenamento.
In tutti i casi devo dire però che tutte le (purtoppo poche) volte che riesco ad essere presente ad un allenamento con il M° Shirai o anche con il Maestro Munari, la, dove manco io, loro riescono a convogliarmi nella giuta direzione facendo si che a termine dell'allenamento mi senta migliorato e con il proposito di ripetere al più presto l'esperienza dell'allenamento come un affamato di fronte ad una bella torta.
Probabilmente sono queste le senzazioni che mi hanno fatto innamorare del Karate.

Fede Braida ha detto...

Non avendo ancora modo di partecipare agli stage con i maestri, vi ringrazio di condividere il loro spessore con noi... Spero peraltro di essere sempre accettato fraternamente e GRATUITAMENTE da voi, nonostante io abbia da poco intrapreso una crociata personale contro i pannolini... Conscio del rischio di fare una brutta figura(vista la mia ignoranza), spero di non essere da voi ne molestato o diffamato... Un umile saluto a tutti voi (lo sottolineo nn sia mai non fosse sufficientemente chiara quale è, a mio avviso,una delle qualità fondamentali per essere un buon karateka).

Diego ha detto...

Ogni riferimento è puramente casuale :-)

Vai tranquillo, la crociata contro i pannolini ha la priorità massima, e soprattutto complimenti perchè non sapevo fossi diventato papà.

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