"Nan-in, un Maestro Giapponese dell’èra Meiji (1868-1912), ricevette la visita di un professore universitario che era andato da lui per interrogarlo sullo Zen.Nan-in servì il tè. Colmò la tazza del suo ospite, e poi continuò a versare. Il professore guardò traboccare il tè, poi non riuscì più a contenersi. “E’ ricolma. Non ce n’entra più!”.“Come questa tazza,” disse Nan-in “tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?”.
4 commenti:
cavoli!! bellissimo!
Ci@o Diego.
Leggendo questo anedoto mi sale un sorriso alle labra pensando che, il Maestro, anche ai corsi del martedì a Reggio E., ce lo ripeta più di una volta di afrontare l'allenamento con la mente sgombra come una pagina bianca su cui poter sovrascrivere ogni volta le cose in maniera diversa. Esattamente nella maniera che ci viene richiesta in quel preciso momento. Perchè, come è stato detto nei precedenti articoli e da Lui ribadito nell'allenamento di ieri, il karateca deve essere sempre pronto all'ineluttabile, deve essere preparato nella mente e nello spirito (oltre che nel corpo)all'imprevisto. Si, dopo più di 21 anni devo dire che il karate mi affascina ancora come il primo giorno, e che , se ho imparato qualcosa, la strada è giusta, ma di imparare non si ha mai finito, per cui ancora grazie Maestro e grazie Luca per avermi riportato sulla "retta via".
A dimenticavo, Buona Pasqua a tutti.
sto quasi per partire. torno nel mio salento per la Pasqua e per festeggiare il matrimonio di una mia cugina! che stress fare i bagagli...ho sempre la sensazione di aver dimenticato qualcosa.
Buona Pasqua a tutti e ricordatevi sempre dello zanshin. Oss!
Ci vediamo fra 10 gioni su per giù!
Buona Pasqua a tutti!!!
Oss!
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.